La terza tappa ci porta Da Pontremoli a Villafranca Lunigiana. La tappa in realtà sarebbe Pontremoli – Aulla. Noi, visto le gambe corte della Maia che più di 15 chilometri non reggono, cammineremo solo fino a Villafranca Lunigiana per poi arrivare ad Aulla in treno. Ora ci sarà qualcuno che storce il naso, ma noi preferiamo così anche perché gran pezzo della seconda parte da Villafranca è su strada stradale e non fa per noi.
Pertanto partiamo la mattina presto da Pontremoli per non dover subire molto caldo. Il primo chilometro è strada asfaltata per poi deviare accanto alla Chiesa e Convento della SS. Annunziata che rappresenta il più importante monumento quattrocentesco della provincia di Massa Carrara. In questo luogo, lungo il tracciato dell’antica via Francigena, si verificarono secondo la tradizione una serie di apparizioni della Vergine a partire dal 1470.
Al centro della chiesa si trova un piccolo tempietto con un stupendo affresco della Madonna dell’Annunziata del 1400 sotto l’altare.
Davanti alla chiesa facciamo un meraviglioso incontro con Don Lorenzo Piagneri che ci invita a visitare la chiesa insieme a lui. Un incontro stupendo con un uomo coltissimo che trasmette tutta la sua sapienza con parole semplici. Qui trovate un piccolo suo racconto.
Per visite contattare Don Lorenzo Piagneri anticipatamente cell. 333.637200. Sarà un vostro arricchimento su questo cammino
Proseguendo il nostro cammino troveremo un altro pezzetto bruttino di strada per poi pero poter svoltare verso dei magnifici campi. La vista da qui sul Appenino Tosco Romagnolo è meravigliosa e i campi altrettanto rilassanti.
Raggiungeremo la Pieve di Sorano, interamente realizzato in ciottoli di arenaria non sbozzati, che ci stupisce per la sua semplicità e bellezza. Al interno troverete altre due Statue Stele originali che pero sono purtroppo poco visibili. (attenzione chiude alle ore 12 per poi riaprire alle 15)
Proseguendo sulla Via Francigena arriviamo in alto a Filattiera, una piccola città fortificata bizantina, dove troverete anche un bar e ristorante. All’uscita del paese non dimenticate di fare un salto nella piccola chiesa di San Giorgio. Alla Maia qui faccio una doccia di acqua gelata per dagli un po’ di sollievo per il caldo, vedi foto, e non mi guarda più per tutta la giornata 😉
Il percorso da questo momento attraversa numerevoli boschi, prati e ruscelli fino ad arrivare a Filetto.
Le origini di questo delizioso borgo murato risalgono alle necessità difensive, attuate dai bizantina contro i longobardi, che nei secoli VI e VII interessarono diversi insediamenti in Lunigiana. Lo stesso toponimo, come quello di Filattiera, sembra derivare dal termine greco filakterion: luogo fortificato.
Da qui seguiamo la strada asfaltata fino alla stazione di Villafranca dove arriviamo in treno ad Aulla. Da Aulla, per arrivare in centro, prendiamo un autobus, visto che avremmo dovuto fare un’altro pezzo su una strada trafficata.
Aulla non è molto bella, perché è stata bombardata dagli inglesi e americani durante la seconda guerra mondiale ed è stata distrutta al 95%.
Si salva la l’Abbazia di San Caprasio di cui la sera visiteremo l’Abbazia di San Caprasio e il museo del Pellegrino insieme a Dott. Boggi che ci conduce un’ interessantissima visita. Nella Abbazia sono custodite delle meraviglie, uniche al mondo, e pertanto vi consiglio di prenotare anche voi.
Il racconto della tappa precedente, da Previdè a Pontremoli, lo trovate qui
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