Da Cavo a Rio Nell’Elba. La prima tappa nella nebbia.

Posted: 9 Aprile 2018 by Jennifer

Non ti chiedo miracoli o visioni, ma la forza di affrontare il quotidiano. Preservami dal timore di poter perdere qualcosa della vita. Non darmi ciò che desidero ma ciò di cui ho bisogno. Insegnami l’arte dei piccoli passi…” Piccolo principe

Da Cavo a Rio Nell’Elba

Noi, non abbiamo chiuso occhio stanotte. Avevamo controllato il meteo ieri sera, per la nostra prima tappa da Cavo a Rio Nell’Elba, che annunciava una pioggia tremenda per tutta la giornata di oggi. Pertanto ero in pensiero. Molto. Non tanto per me, ma per la Maia. Non le piace la pioggia e la strada potrebbe essere scivolosa e pericolosa.Ci alziamo infatti con una pioggia battente . Quando avevo già deciso di lasciar perdere e di prendere l’autobus, esce invece un timido primo raggio di sole e decidiamo di tentare la traversata fino a Rio Nell’Elba. Circa 3 ore sulla mappa, per noi almeno 4 ore. La G.T.E. ha una segnaletica davvero precisa. Non serve una mappa, basta seguire attentamente i segnali che troverete sul percorso. Il primo pezzo, fino a semaforo di Montegrosso, è tutta in salita. Serve un buon allenamento. Il profumo di rosmarino è impressionante e bellissimo. Il rosmarino fiorito è davvero dappertutto. Arrivate al semaforo di Montegrosso, da dove si dovrebbe avere una bellissima vista, succede quello a cui non avevo minimamente pensato. Si abbassando le nuvole. In un secondo il buio totale e riesco a vedere a malapena la Maia davanti a me. Paura mi assale. Quando mi incontro con l’imprevedibilità della natura, rimango sempre senza fiato e mi sento impotente di fronte a questa grandezza naturale. Decidiamo di fermaci. Non vediamo davvero più niente. Nebbia totale. Ne’ il semaforo che avrei voluto vedere, né il mare, né i piedi. Nulla. Dopo un pochino mi rendo conto, che l’unico modo per uscire da lì è andare avanti. Piano e con calma, muoversi. Il percorso è ripido e scivoloso. La Maia passeggia dietro di me. Mi sembra meno pericoloso per lei in caso in cui dovessi scivolare. Io piango un po’ per la paura, la Maia soffre in silenzio e mi rimane appiccicata. Dopo un po’ il primo schiarimento e davanti a noi si apre una veduta davvero spettacolare. Bosco e mare fino a dove arriva lo sguardo. Questo scenario ci accompagna fino a Rio Nell’Elba, dove ci fermiamo per la pausa pranzo. Il percorso è molto più difficile di quello che pensavo. Bisogna avere una bella forma fisica e molta concentrazione per affrontarlo, ma non ci sono reali pericoli o dirupi. Mangiamo un panino nel unico bar aperto. Ricordatevi che molte strutture ricettive sono ancora chiuse e conviene portarsi sempre qualcosa da mangiare e da bere per il viaggio. Inizia a piovere e ci rifugiamo nel vecchio lavatoio pubblico . Ecco leggi qui Andateci. È davvero affascinante. Qualche altro passo ancora e ci fermiamo per la notte.

Aloe Ranch:

Il bed & breakfast Aloe Ranch, Ecco siamo qui, che abbiamo scelto è davvero meraviglioso. Mi piacciono i posti in cui si sente e si vede l’amore e la passione di chi lo gestisce. Tutto è pensato e arredato con cura. La stanza profumate e molto, molto carina. Un patio tutto per noi e uno grande per la colazione domani mattina. Dalla finestra si vede la vallata verdissima e le nuvole che passano basse, basse. Laura, la titolare, ci fa sentire subito a casa. Ci vizia, con un the in camera e una brioche al cioccolato, appena arrivate. È un posto rilassante, accogliente e sereno ed è assolutamente in linea con la mia vacanza. Felicità.

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