Dalla Consuma a Stia. Il cammino di Francesco. Terza tappa.

Posted: 2 Giugno 2022 by Jennifer

Secondo giorno sul cammino di Francesco. Terza tappa: Dal passo della consuma a Stia. Per leggere la tappa di ieri, basta cliccare qui

Ci svegliamo cariche la mattina. Il Meteo oggi dovrebbe essere più clemente. L’unico giorno in qui si vede un filino di sole sul meteo, che seguiamo con ansia da un paio di giorni.

Infatti il primo sguardo mio va fuori dalla finestra: nebbia. Non si vede le casa sul altro lato della strada. Una nebbia, nebbia più nebbia non si può.

Sarà possibile si aver scelto l’unica settimana ad aprile con tempo autunnale e l’unica settimana di pioggia prima di tre mesi di siccità…

La Maia è incriccata e cerca di mettersi in forma con una serie di esercizi di stretching prima di partire. Da un po’ di tempo ci eravamo impigrite e la sera aggiungo dell’artiglio del diavolo nella sua pappa. Un antinfiammatorio naturale che mi ha consigliato il veterinario per piccoli acciacchi e dolorini mattutini. A me sembra che funzioni, ma certa non sono, visto che la Maia non mi dice nulla.

Fortunatamente siamo riusciti la notte ad asciugare gli zaini e partiamo per raggiungere Stia.

Appena uscite della porta, primo pit stop pasticceria. 😉 Un bel cappuccino e brioche con la crema. Non sono una persona che si nutre di frutta secca durante il cammino. Infatti seconda tappa: Chalet il Valico per la famosa schiacciata “salata” ripiena, del passo della Consuma.

Durante il cammino bisogna conoscere il territorio anche, o sopratutto, attraverso le specialità locali. Prendetela per il pranzo. Ne vale la pena. La domenica vengono da tutta la Toscana per mangiarsela.

La tappa di oggi mi piace molto. La nebbia si è quasi dissolta. Il cammino è un sali scendi continuo tra boschi di abeti e praterie. Sembra essere in altra montagna ed ogni tanto mi sembra quasi che appaia una punta degli Alpi dietro la nebbia, che ovviamente non appare mai. 😉

Il pranzo non deve mancare mai!

Per il pranzo scegliamo di scendere dal crinale per fermarci a Villa. Un paesino minuscolo con una splendida chiesa. Una panchina per noi ed un prato fiorito per la Maia. 

Una pausa pranzo stupenda. Senza pioggia, al silenzio e la buonissima schiacciata della Consuma.

Dopo pranzo facciamo un po’ di fatica per la ripartenza ma abbiamo anche voglia di arrivare. Attraversiamo un bel bosco per poi, a sorpresa, vedere spuntare la bellissima attività degli amici dell’asino .

Qui, mentre ci riposiamo un po’, incontriamo Marta. Una mia collega guida ambientale e colei che mi ha dato una preziosa assistenza prima e durante il cammino di Francesco. Il luogo è magico non solo per noi, ma anche per i più piccoli. Ci sono molte iniziative carine da fare. Basta consultare il loro sito o le pagine social.

Decidiamo di prendere la strada più breve per l’ultimi chilometri. Ci porta sulla stradale un po’ trafficata e non la consiglio. Seguite la via di Francesco ufficiale segnalata che vi porta a Stia attraverso una strada più bella.

Stia è meravigliosa. Il luogo in cui è stato girato il ciclone di Pieraccioni. La piazza è carinissima. Fate caso al ferro battuto. Antico mestiere qui a Stia.

Stanotte dormiamo nella casa principale della piazza di Stia. Una persona speciale ci accoglie. Ve ne parlo nel prossimo racconto. Per ora vi metto solo una foto del letto 🙂

Ora ci rilassiamo con una bella doccia, una cena gustosa al ospitale dei Brilli . Se avete invece ancora voglia ed energia andate a vedere il museo dell’arte della Lana . Mi dicono che è molto interessante.

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