Arrivo al santuario della Verna

L’arrivo alla Verna. Il cammino di Francesco termina qui.

Posted: 30 Luglio 2022 by Jennifer

Oggi ci attende l’arrivo alla Verna. Il cammino di Francesco termina oggi al Santuario della Verna. Abbiamo in mente di proseguire l’anno prossimo e, chi sa, magari riusciamo davvero a poterlo fare.

Ieri la nostra tappa è stata piuttosto corta e, una persona mediamente allenata, riesce percorrere tranquillamente l’intera tappa Camaldoli – La Verna anche non fermandosi al rifugio Santicchio, come abbiamo fatto noi.

Siamo felici pero che ci siamo fermate. La conoscenza di Laura e Marzio ed il loro splendido luogo. Anche questo fa la differenza in un cammino. Le persone che abitano i luoghi.

Oggi partiamo dopo una favolosa colazione, ma tenete in mente la salita importante di oggi e, se avete problemi di stomaco, mangiate poco e spesso.

La Maia è pimpante stamattina. A lei piacciono le foreste Casentinesi da morire ed è sempre in allerta per un eventuale capriolo che potesse spuntare fuori dalle frasche e cammina con le orecchie e la coda alzata quasi tutto il tempo.

Partiamo. Il primo pezzo è tutto in discesa fino a Rimbocchi, dove potreste trovare un panino per il viaggio. La nostra tappa di oggi è corta, ma molto impegnativa visto il dislivello da affrontare.

Dopo il paese di Rimbocchi camminiamo un bel tratto sulla strada asfaltata che non è molto bello. Sarà anche solo un chilometro, ma lo si sente tutto. Ho visto sulla mappa che esiste anche un’altra strada per salire alla Verna, ma mi sembra una cosa fattibile solo in estate. In inverno c’è un grosso fiume che ci impedisce il raggiungimento di quel percorso ed infatti continuiamo su quello tracciato ed ufficiale.

Terminato il tratto stradale ci immergiamo di nuovo nelle foreste del Casentino. Bellissima la salita fino alla Verna. Sono circa 600 metri di dislivello, affrontabile per quasi tutti, se allenati e fatto con calma.

Le foreste del Casentino

Le foreste del Casentino sono magiche. Il muschio, i faggi, il silenzio. E’ facile capire come San Francesco ha potuto trovare se stesso in questi luoghi e perché abbia trovato un stretto ed particolare legame con la natura e il mondo proprio qui.

E’ un luogo da qui non vuoi puoi uscire e speri di non raggiungere mai la meta. Nelle foreste del Casentino mi sento nel posto giusto e di non desiderare altro che rimanere qui. Solo qui, nel silenzio e nella pace, si percepisce davvero il senso del essere, della natura e della serenità perduta nel caos delle città.

Ci perdiamo nella bellezza delle foreste sacre prima di arrivare al Santuario della Verna. La salita è faticosa e, con la pioggia, fangosa. Il Santuario, arroccata sulle rocce, è bellissimo.

La Verna

Vi suggerisco di programmare il vostro arrivo in un giorno che non sia la domenica e di visitare il santuario prima di tornare a casa. Merita. Potreste anche dormire al santuario che ha delle accoglienze. Se vi fermate qui girate tutte le foreste sacre. Intorno al Santuario della Verna ci sono dei percorsi bellissimi da fare. Cani non sono accetti nella struttura, nonostante San Francesco sia il protettore degli animali. Ci sono vari alberghi nelle vicinanze per risolvere.

Noi ci fermiamo qui. Per il momento 😉

Per tornare a casa abbiamo dovuto chiamare l’aiuto di un amico della mia amica Irene che è stata a camminare con me. E’ venuto a prenderci con la macchina. Purtroppo La Verna ha collegamenti pessimi per raggiungere Arezzo o Firenze. Un neo che andrebbe risolto con qualche servizio pubblico.

Ci fermiamo al ristorante La Mellosa, in cui mangiamo benissimo, prima di tornare verso Firenze.

Dal 28 ottobre al 1 novembre ho pensato a portarvi con me a ripercorrere le tappe da Stia fino a qui. Fatevi avanti se avete interesse.

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